lunedì 24 febbraio 2014

Tutorial pon pon.... chi fa da se fa per tre...

 
 
Lo scorso anno per il compleanno di Allegra avevo ordinato su internet dei pon pon da assemblare a casa. Mai errore più grande! La spesa non vale il gioco! A mio discapito posso dire che all'epoca avevo una creatura piccola e un lavoro iniziato da poco; il tempo per il fai da te quindi scarseggiava.
Per questa festa di carnevale ho deciso invece di cimentarmi nella costruzione dei pon pon direttamente con le mie manine. Decorazioni di grande effetto e dal costo ridotto! 6 pon pon.. 6euro!E possono essere riutilizzati svariate volte, basta conservarli in modo appropriato! (il pon pon rosso è il reduce del compleanno di Allegra)
 

1 Scelta del materiale, il colore della carta velina, in realtà si possono mischiare anche più colori! io ho preso 5 fogli (grandezza 50x70) per ciascun colore.
2 Ho diviso centralmente il foglio e ho creato così 10 fogli  50 x 35
3 Ho preso prima cinque fogli e li ho piegati piegato a fisarmonica  per  tutta la lunghezza cercando di pressare bene ad ogni piega per avere un effetto fiore ancora più smerigliato.

 
4 Ho ripiegato centralmente la striscia così da trovare la metà della larghezza.
5 Sul segno della metà ho fatto due piccole incisioni laterali in moda da poter stringere più facilmente il fiocco al centro(6)
7 Ho arrotondato gli spigoli senza troppa precisione, nell'insieme si nota poco l'arricciatura del petalo. Si possono eventualmente anche creare delle punte per dare un effetto più a stella che non a fiore.

 
8 Prima ho allargato i due ventagli poi (9) ho proceduto aprendo delicatamente foglio per foglio alzando la velina fino al centro (la parte legata con il nastro) 
Ho ripetuto l'operazione con entrambi ventagli in modo speculare.
10 Ho realizzato così metà pon pon (metà sfera) 
Ho ripetuto le stesse operazioni con gli altri 5 fogli di velina precedentemente messi da parte.
11 Successivamente ho unito,con  colla a caldo, le due metà sfere per ricreare l'effetto pon pon.
In svariati tutorial si precede realizzando subito la sfera intera. Io preferisco realizzarne due metà in modo da avere poi, una volta incollate le due parti,  una sfera più regolare.
 
Ed ecco l'effetto finale!
 
 

lunedì 17 febbraio 2014

Quattro passi per... La città dei cittini


 
Chiamatela come volete, la città dei freghi, la città dei burdel, la città delle criature, la città dei picciriddi; regione che vai dialetto che trovi, in toscana nella provincia di Arezzo citto/a sta per bambino, quindi quale gioco di parole migliore?
Una città dove  ogni bambino poteva giocare liberamente negli spazi attrezzati, saltare sui gonfiabili, partecipare ai laboratori creativi, inventare nuovi giochi.
 
Numerosi gli stand laboratorio che ci hanno veramente rallegrato la giornata.

 
Laboratori di lettura con la Casa sull'albero, piccole storie narrate dalla  divertente voce delle ragazze della libreria, gentilissime anche nella vendita dei libri; avevamo adocchiato un libro dei tre porcellini ma vedendo che era sciupato non ce lo volevano vendere, alla fine ci hanno trovato un altra pubblicazione/puzzle della stessa storia. Ancora più bella! Ovviamente comprata e rinnovata subito in attesa del pranzo.
Quanto ci piacciono i libri!



 
Mangiare sano+divertimento
questo il motto della Banda dei piccoli chef, una associazione senza scopo di lucro che si occupa di promuovere sane abitudini alimentari facendo divertire i più piccoli; l'associazione devolve tutto il ricavato delle proprie attività alla LILT (lega italiana lotta ai tumori, sezione di Arezzo). Un attività più che lodevole!
 
 
Un nuovo modo di imparare l'inglese promuovendo l'apprendimento precoce della lingua, per bambini dai 3 mesi ai ragazzi di 15 anni. Una full immersion nella lingua inglese con giochi e indovinelli per grandi e piccini, basato sul metodo Helen Doron. La faccia di Allegra di fronte all'energica signora? Ipnotizzata, incuriosita e dubbiosa al tempo stesso. Una bella lezione anche per i genitori...
Non dite no ai bambini che vogliono intervenire, ma
wait, it's not your turn.....just wait, don't say no!

 
 

Creativart-Corsi di arte creativa per bambini e ragazzi dai 4 ai 12 anni per imparare a manifestare la propria  creatività, del resto come diceva Picasso
"Tutti i bambini sono degli artisti nati; il difficile sta nel fatto di restarlo da grandi"
 
 
 
Mangia e gioca-Un laboratorio sull'alimentazione che si basa sul principio di mangiare giocando per educare e proteggere il bambino dalla cattiva alimentazione. Qui i bambini un po' più grandicelli di Allegra potevano imparare a fare la spesa riconoscendo le verdure e le loro proprietà nutrizionali.
 
Uno spazio dedicato ai giochi finiti nel dimenticatoio, labirinti di palline, birilli, la lotta con i cuscini.....
E poi ancora gonfiabili, pareti per l'arrampicata, dolciumi e baby dance...proprio una fiera a misura di bambino.
 
Bello scoprire nuove realtà
 
W la città dei cittini
 

 

domenica 9 febbraio 2014

Cameretta- istruzioni per l’uso



 
Cosa serve in una cameretta? beh inutile dirlo un posto per i vestitini, POCHI!!!
 
Aggiungi didascalia
Anche le mamme più fashion concorderanno con me che all'inizio non si sa neanche come muovere il pargoletto (un segreto, le braccia non sono di cristallo). Meglio quindi non esagerare con il guardaroba; si invece al ricambio per i bodini, quelli si che servono.
Kg e kg di biancheria da lavare per esondazioni semisolide
chi vuol capire capisca!
Noi abbiamo optato per un cassettone rosa fucsia di Maisons du monde

Quale è stata la scelta più azzeccata di tutta la cameretta di Allegra?  sicuramente
Preferibile sceglierne una comoda, fra l’allattamento (11 mesi di poppate varranno un po’ di esperienza o no?) e poi per la ninna della sera (ancora oggi a 2 anni suonati) il tempo che ci si passa sopra è davvero tanto.
La nostra è una poltrona ereditata,  era nella camera di mia nonna, ha un valore affettivo per il passato ma lo sarà anche per il futuro, in ricordo delle
Coccole della sera
Avrei preferito una sedia a dondolo, ma Ikea all'epoca non ne fabbricava e noi non potevamo permetterci altro, così ho optato per risistemare una vecchia sedia, resa nuova con tappezzeria e verniciatura.
Un gioco da ragazzi e dal low budget





Il fasciatoio, inutile dirlo… Ikea i love you. I mobili Ikea sono così o li ami o li odi, io li amo, ma con una nota del tutto personale. Le ceste con dettaglio rosa fucsia. Un po’ di colla a caldo e il gioco è fatto. Home made.
 
 

Anche La cornice sopra al fasciatoio è made in Ikea, ma personalizzata dalla sottoscritta. Quanti storie inventate con le foto di famiglia. Asilo docet! La storia personale è importante per un bambino!
Diciamo la verità con queste foto mi son tirata la zappa suoi piedi..
 
"... oddio guarda sembra Gabriele con le code…"

E ora ci si mette anche il pediatra
 
"...mammina questa bimba come  somiglia al babbo, anche le tonsille son come le sue da piccolo…."
La mia risposta è passata da dolce
 
"...è vero ha proprio lo sguardo del babbo..."
 
a sarcastica(dopo la milionesima osservazione)
 
"..sarà bene, pensa se somigliava all’idraulico…."



Il lettino regalo dei nonni è di Azur, un azienda di Loppiano, legata ad un progetto particolare del mondo dei focolarini, nel sito Azur c’è proprio una sezione dedicata all’ etica dell’azienda il che non è da sottovalutare. In più è un prodotto 100% italiano. Scusate se è poco.





Le pareti naturalmente decorati dai sottoscritti, mamma babbo e zio; le decorazioni Silviastickers, eccezionali!
 
 
Avendo poco spazio ci si può sbizzarrire poco, ma vuoi mettere l’amore che si respira?
 
 

 

domenica 2 febbraio 2014

Back in the 80’s. Chi ha detto che a 30 anni non ci si puo divertire come un bambino?


Lo so che il blog si chiama party for kids ma oggi è il compleanno di una persona speciale. Un bambino degli anni 80! Per lui lo scorso anno ho organizzato un compleanno davvero colorato
back in the 80’s, la sua passione.
Si ok, chi ha 30 anni oggi  gli anni 80 li ha visti di sfuggita, al massimo ha visto qualche film di Pozzetto o ascoltato qualche anno dopo “cosa resterà di questi anni 80”, ma siamo o non siamo nati sotto un decennio speciale?
Era l’epoca di Madonna, delle rock star dopo la disco70, dei fuseaux (si, a noi bambini degli anni 80 facevano indossare i fuseaux non i leggings, magari con quell’antiestetica ghetta sotto, già è tanto se non si hanno conseguenze psicologiche).

Pensando a questa festa sono partita  da tre stereotipi
Rock(pop)star    Fluo party    I love 80’s
Ho messo insieme tutto ciò che mi veniva in mente, d’altronde gli anni 80 non sono famosi per la sobrietà o il buon gusto, casomai per gli eccessi (i ciuffi a cresta, le spalline alte alla Frankenstein, i capelli cotonati).
Negli anni 80 non era mai troppo,
Non era esagerato mischiare tre colori insieme, non era esagerato vestirsi di mille strati (golf, camicia maglietta, fuseaux, minigonna e scaldamuscoli)
Le gonne di tulle di Madonna, i colori sgargianti di Jem e le Holograms, i pantaloni stile "acqua in casa" di Michael Jackson. Gli oggetti cult, le spillette, lo smile, gli starlight,   gli shades e gli eccessi di quegli anni....
Non poteva che essere una festa "esagerata", per grandi che ritornano piccini!
A FAMILY OF 80's
 
 
80'S LOOK 
 
 
LET'S EAT
 
 
 

 
LET'S HAVE FUN
 
 
 
 LET'S ROCK DADDY
 


sabato 1 febbraio 2014

Faccio (di nuovo) il nido! Ecco l'ho detto!

S’inizia con un post trappalacrime… d’altronde sono mamma e con la sindrome premestruale perenne, come direbbe mio marito.
 
All’epoca stava crescendo una creatura dentro di me, e la prima cosa che mi è venuta in mente è stata:
ok, dobbiamo farle spazio
via l’asse da stiro, pazienza tanto chi avrà più il tempo di stirare,via la scrivania (argh, ancora oggi scrivo dalla cucina) liberiamo l’armadio (è una parola...)

Tutto è cominciato da questa foto.
home designing
 
Che bella cameretta, fresca, dolce e di carattere al tempo stesso.
Non è un caso se dopo tre anni ho rispolverato quell’immagine
Oggi che mi trovo a partorire un idea nuova voglio ancora con me quelle sensazioni.

oddio sono incinta davvero
oddio una nuova avventura!

Preparo di nuovo la cameretta per questo mio progetto, gli cucio addosso la mia grafica, dipingo le pareti di questa nuova stanza.
La palette dei colori è pronta, la grafica è da urlo, e la voglia di raccontare qualcosa è davvero tanta.

Toc toc è permesso? Entrate pure, siete i benvenuti
Le presentazioni sono d'obbligo


Agnese 31 anni, mamma di Allegra e moglie di Gabriele, architetto, maestra e chi ne ha più ne metta. Cerco sempre di trovare qualcosa di buono negli altri e di far tutto con grande impegno, forse fin troppo. In realtà devo ancora capire cosa farò da grande, però una cosa la so, organizzo feste veramente da urlo. Allora idea (!), uno spazio tutto mio dove parlare di feste e design per mamme e piccini. All’insegna di “si può far tutto con grande divertimento, basta metterci il cuore”.

E se un giorno riuscissi a guadagnarmi da vivere facendo quello che mi piace?
Un momento, fermi tutti.......lo sto già facendo

W i bambini, w le feste, w l’architettura